Come affrontare queste quattro grandi sfide?
"Una delle aree più ricche di opportunità è quella dell'utilizzo conscio del capitale dove è possibile implementare leve di ottimizzazione sia nel breve che medio-lungo periodo, come ad esempio l'ottimizzazione degli attivi ponderati per il rischio, lo sviluppo di forme di cross selling e di strumenti a supporto della rete, un approccio forward looking al tema della liquidità in un contesto normalizzato", dichiara Filippo Mastropietro di EY. Dunque, nell'orizzonte del settore bancario si dischiudono panorami ricchi di interessanti possibilità di crescita e sviluppo, che per essere colte necessitano il focalizzarsi su alcuni punti fermi indicati da diversi manager intervenuti al talk. Prima di tutto mettere il cliente sempre al centro dei processi di trasformazione della banca per interpretare e soddisfare al meglio le sue richieste. Un altro punto centrale è fare leva sulle tecnologie abilitanti, specie quelle basate sull'analisi e l'utilizzo dei dati. Anche per questo appare sempre più necessario investire in upskilling e reskilling con particolare riferimento alle competenze digitali.
Rialzo dei tassi e raccolta bancaria
Tra i temi maggiormente dibattuti durante EY Banking Leadership Talk, la politica dei tassi operata dalla banche centrali. In questo senso diversi manager esprimono prudenza, cautela e anche un certo scetticismo, come Federico Ghizzoni, Presidente di Rothschild & Co Italia che afferma: "L'impatto del rialzo dei tassi non si è ancora del tutto palesato, il rischio è di creare una recessione più profonda e duratura". Un concetto sottolineato anche da Corrado Passera, Founder & CEO illimity: "Per vedere gli effetti della crescita dei tassi sull'economia ci vuole tempo, ma comunque il continuo rialzo non può essere l'unico strumento messo in atto dalle banche centrali per contrastare l'inflazione. Tutti noi dovremmo fare del nostro affinché la pressione sui tassi cominci a diminuire". Particolare attenzione viene riservata dagli operatori del settore bancario al mondo dei depositi. In generale infatti emerge, per la prima volta dopo anni, una diminuzione degli stock di liquidità raccolta tramite depositi (customer funding), al netto di eccezioni di offerte di banche specializzate. "I modelli di business devono cambiare per poter riuscire a compensare un margine costi/depositi che si ridurrà. A tale proposito occorre accelerare sul processo di digitalizzazione dei processi, investire su gestione dati e intelligenza artificiale anche per mettere a punto prodotti sempre più diversificati, non necessariamente finanziari, per conquistare la fiducia del cliente", aggiunge Federico Ghizzoni. Anche per Frederik Geertman, CEO Banca Ifis, diversificare è una delle chiavi di volta per affrontare il tema della raccolta bancaria: "Non si può contare più su grandi liquidità, dunque le banche dovranno occuparsi sempre più del tema dell'approvvigionamento, aprendosi alla differenziazione in un contesto generale di maggiore onerosità."
Infine per Massimiliano Belingheri, CEO BFF Banking Group, è necessario puntare sulle competenze specifiche e sul ruolo tradizionale della banca: "Dovremmo tornare a fare le banche, aiutare i clienti con consulenza specifica, facendo leva sulle proprie core competence".