Comunicato stampa

14 dic 2020 Milano, IT

Nuova indagine EY: Future Consumer Index

L’EY Future Consumer Index è un’indagine sviluppata sul territorio nazionale e internazionale che tiene traccia dei cambiamenti nell’atteggiamento e nei comportamenti dei consumatori nel tempo e identifica i segmenti di consumatori emergenti.

Contatto stampa
EY Italy

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L’EY Future Consumer Index è un’indagine sviluppata sul territorio nazionale e internazionale che tiene traccia dei cambiamenti nell’atteggiamento e nei comportamenti dei consumatori nel tempo e identifica i segmenti di consumatori emergenti. Ci fornisce una prospettiva unica con cui valutare quali cambiamenti hanno una durata temporale legata alla crisi Covid-19 e quali invece possono essere i cambiamenti che influenzeranno il consumare nel lungo termine.

L’indagine di EY è un importante strumento di confronto tra l’Italia e il resto del mondo sul cambiamento del consumatore oggi e nel futuro. L’ultima edizione prende in esame il periodo da aprile ad ottobre 2020, e copre 20 Paesi: Italia, USA, Canada, Brasile, UK, Francia, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia, Norvegia, Spagna, India, Emirati Arabi Unit, Arabia Saudita, Cina Indonesia, Giappone, Australia e Nuova Zelanda.

Scopri l'indagine

Commenta Stefano Vittucci, Partner EY, Responsabile Consumer Products and Retail in Italia“Il Covid-19 ha avuto un impatto senza precedenti nell’atteggiamento di consumo degli italiani. Dall’indagine EY Future Consumer Index emerge che il 71% ha già cambiato le modalità di acquisto e la tipologia di prodotti acquistati (53%). I consumatori sono più coscienti e cauti a proposito della loro salute fisica (il 60% vuole fare scelte più salutistiche), prestando più attenzione all’impatto sull’ambiente e alla sostenibilità (63%). Due tendenze preponderanti sono la riduzione dei consumi nel futuro (il 50% prevede di spendere meno durante le festività natalizie) e lo spostamento accelerato verso l’acquisto on-line di prodotti in precedenza acquistati nei negozi fisici (34%). Gli acquisti su piattaforme digitali saranno protagonisti anche durante le feste, infatti, l’81% dei consumatori intervistati aspetterà i saldi e per la maggior parte acquisterà on-line”. Dall’indagine emerge inoltre che:

Il COVID-19 ha avuto un impatto senza precedenti nell’atteggiamento di consumo degli italiani. Come conseguenza i consumatori sono:

·       90% preoccupati per la famiglia

·       85% preoccupati per la libertà

·       66% preoccupato per il lavoro

·       82% preoccupato per le finanze

·       71% ha cambiato le modalità di acquisto

·       53% ha cambiato i prodotti acquistati

·       39% sta acquistando solo l’essenziale

I consumatori italiani stanno cambiando e visitano i negozi meno che mai:

·       81% si stanno limitando in certi acquisti fino alla prossima stagione dei saldi

·       56% pianificano in anticipo e fanno grandi acquisti alimentari piuttosto che acquistare più frequentemente

·       55% stanno usando i negozi più piccoli per piccoli acquisti quotidiani piuttosto usare i supermercati più grandi

·       43% stanno acquistando meno frequentemente

Tra i motivi di disagio:

·       66% viaggiare nei mezzi pubblici

·       60% andare al cinema

·       46% provare i vestiti in un negozio

·       38% andare al bar

·       37% mangiare al ristorante

·       33% andare in un centro commerciale

·       30% fare shopping in un negozio di vestiti

·       13% acquistare in un supermercato

Le opportunità degli acquisti online:

Due tendenze preponderanti sono la riduzione dei consumi nel futuro e lo spostamento accelerato verso l’acquisto on-line di prodotti in precedenza acquistati in negozio. Il 28% degli italiani crede infatti che le modalità di acquisto cambieranno nel lungo periodo e il 34% dice che acquisterà di più on-line cose che di solito acquistavano nei negozi.

Non tutti i prodotti avranno la stessa importanza nell’acquisto on-line:

·       60% dei consumatori italiani dice che acquisterà principalmente elettrodomestici e prodotti tecnologici online, inoltre il 63% afferma che il servizio al cliente è un importante elemento della loro esperienza. Prima del Covid-19 solo il 17,8% degli acquisti di questa categoria avveniva on-line

·       Tra il 45% dei consumatori che acquista on-line prodotti del supermercato, il 46% dice che quando acquistano on-line provano meno nuovi prodotti di quanto fanno di solito quando acquistano nel negozio.

Quando si tornerà alla vita normale e come sarà?

L’orizzonte temporale per tornare alla vita “normale” viene percepito con diverse tempistiche dagli italiani, mentre per lo shopping e il lavoro si prevede che sia questione di giorni o settimane, per il 61% e il 57% degli italiani rispettivamente, per altre tematiche si prevede che i tempi saranno più lunghi. Come per il viaggiare dove gli italiani prevedono che sarà questioni di mesi (46%) o di anni (28%).

Inoltre, la nuova vita “normale” sarà diversa da quella del passato, infatti il 41% degli italiani crede che il modo di vivere cambierà significativamente nel lungo termine:

·       Il 65% non acquisterà prodotti di cui non hanno bisogno, anche se vuol dire non essere al passo con gli ultimi trend

·       Il 28% cambieranno il modo di fare acquisti

·       Il 65% sono più coscienti a cauti a proposito della loro salute fisica

·       Il 56% pianifica di concentrare gli acquisti piuttosto che acquistare più frequentemente

·       Il 58% fanno più attenzione all’impatto sull’ambiente di quello che comprano e consumano

·       Il 25% ordinerà online e farà il pick-up nel negozio più spesso (es. click and collect)

·       IL 27% prevede di essere in grado di lavorare in maniera flessibile

Quattro nuovi segmenti di consumatori sono emersi durante la profonda crisi del Covid

Il 44% dei consumatori italiani pensa che la pandemia avrà un impatto sulle loro vite per almeno un altro anno.

·       Il 32% sono IN DIFFICOLTÀ E PREOCCUPATI (32%): Molto preoccupati su molti aspetti della loro vita, compresa la salute e le finanze. Limitano le attività per ridurre I costi e proteggersi dal Covid-19. Si aspettano impatti di lungo termine derivanti dalla pandemia.

·       Il 33% sono OK e SI STANNO ADATTANDO: In generale stanno reagendo bene, sentendosi in controllo delle loro vite. Le perdite finanziarie personali non sono preoccupanti ma sono preoccupati per l’impatto sull’economia locale. Eppure, hanno adattato i comportamenti a causa del Covid-19, visitando meno negozi, focalizzandosi sull’essenziale vs il superfluo, acquistando localmente e sentendo che I loro valori personali sono cambiati.

·       25% SONO NON TOCCATI E INDIFFERENTI: Minimo cambiamento nello stile di vita in comparazione al periodo pre-Covid nonostante il 38% di questo segmento siano Baby Boomers o più anziani che sono a più alto rischio sanitario.

·       10% COLPITI MA OTTIMISTI: Più preoccupati su tutti gli aspetti della vita, cambiano il modo in cui vivono e percepiscono la vita. Tagliano le spese a causa delle perdite finanziare conseguenti alla crisi. Tuttavia, rispetto agli altri segmenti, prevedono una rapida ripresa dell’economia e percepiscono che i cambiamenti che hanno sono per un miglior futuro.

Atteggiamenti di consumo attuali e futuri in Italia

Si possono identificare 4 profili di consumatori attuali e 5 profili di consumatori del futuro in base all’impatto del Covid-19 sulla vita delle persone e all’atteggiamento futuro verso sé stessi, i consumi e la società.

Sui cambiamenti degli stili di consumo l’indagine dà delle importanti indicazioni:

·       priorità alla salute e benessere: 60% farà scelte più salutistiche negli acquisti nel lungo termine (cibo e bevande)

·       focus sulla sostenibilità: 63% sarà più propenso ad acquistare da una società che condividerà le informazioni sull’impatto sul pianeta dei prodotti

·       spostamento sull’on-line: 43% nei prossimi grandi eventi di vendita (es. Black Friday) farà la verifica nelle offerte principalmente o esclusivamente on-line

·       frugalità: 54% pianifica di ridurre l’ammontare della spesa per beni non essenziali (vestiti, cosmetici) nei prossimi 6-12 mesi

·       focus su Local: 38% acquisterà più a livello locale e su piccole aziende nel lungo termine

·       attesa dei saldi: l’81% sta aspettando prima di fare qualche acquisto che ci sia il prossimo evento di saldi

·       concentrazione acquisti: 56% pianifica gli acquisti in modo da concentrali in pochi eventi piuttosto che fare acquisti frequenti

·       acquisto locale: il 55% sta usando i piccoli negozi per il rifornimento quotidiano evitando i negozi più grandi

·       meno frequenza: il 43% sta acquistando meno frequentemente.

I criteri di scelta dei prodotti sono cambianti durante la pandemia rispetto a prima, focalizzandosi sulla disponibilità e il delivery, in particolare:

-          Prezzo: 64%

-          Salutistico: 60%

-          Provenienza locale: 59%

-          Disponibilità prodotti: 54%

-          Qualità del servizio: 52%

Cinque nuovi segmenti di consumatori possono essere identificati per il futuro in base alle priorità che daranno alle loro vite e scelte di consumo

L’indagine poi ha studiato come questi 4 segmenti di popolazione si evolveranno nel futuro, identificando 5 nuovi segmenti di consumatori, differenziati per tipo di preoccupazioni (priorità, scelte di acquisto e utilizzo tecnologie digitali).

Descrizione dei 5 segmenti di popolazione in base alle priorità:

·       Il 31% darà PRIORITÀ AI BENI ESSENZIALI: Vivranno adattandosi ai loro mezzi finanziari. Non acquisteranno cose che non siano assolutamente necessarie e guarderanno sempre alle grandi promozioni. Non considerano molto le marche quanto i prodotti che le stesse vendono.

·       Il 30% darà PRIORITÀ ALLA SALUTE: Proteggeranno la salute propria e della propria famiglia. Si focalizzeranno sulle cose più importanti della vita e su cosa percepiscono corretto per il lungo termine. Sceglieranno i prodotti di cui si fidano che siano sicuri. Minimizzeranno i rischi non necessari e compreranno on-line piuttosto che nei negozi.

·       Il 17% darà PRIORITÀ AL PIANETA: Cercheranno di tagliare gli sprechi e ridurre i loro impatto sull’ambiente. Si legheranno con altre persone che condividono gli stessi valori e compreranno marchi che riflettono i loro valori. Accetteranno più rinunce se questo aiuterà le generazioni future.

·       Il 13% darà PRIORITÀ ALLA SOCIETÀ: Vogliono che tutti lavorino insieme per un disegno superiore più grande. Acquisteranno da grandi ed oneste aziende. Vorranno dimostrazioni che i bisogni della comunità sono messi al pari con i profitti.

·       Il 9% darà PRIORITÀ ALL’ESPERIENZA: Vivranno alla giornata e cercheranno esperienze che garantiranno di godere il meglio della vita. Proveranno nuove cose e cercheranno prodotti e servizi personalizzati. Acquisteranno marchi che comunicheranno molto a proposito della personalità di chi acquista quel marchio.

I criteri di acquisto futuri di tali segmenti saranno differenziati dando priorità ad alcuni piuttosto che ad altri a seconda del segmento di appartenenza, col segmento di base che darà la massima priorità al prezzo, mentre chi è più focalizzato sulla salute si concentrerà su prodotti salutistici. Chi sarà focalizzato sul senso di appartenenza alle comunità darà priorità ai prodotti di origine locale e sostenibili. Per chi punterà sulla stima sociale è importante la provenienza locale mentre il lusso avrà l’importanza più alta nel segmento più legato all’auto gratificazione. Per tutti i segmenti il prezzo rimane comunque sempre tra i primi criteri di scelta a testimonianza della crisi economica attuale.

L’indagine, inoltre, evidenzia come sarà il consumatore del futuro su vari aspetti quali lavoro, abitudini, consumi, viaggi. 

Sul lavoro il 27% prevede che lavorerà in maniera più flessibile e il 18% che viaggerà meno per lavoro.

Anche per quanto riguarda il modo di viaggiare i consumatori mostrano un profondo cambiamento nelle loro abitudini, preferendo l’uso dell’auto al posto dell’aereo e in generale prevedendo una minore mobilità

Inoltre, si può notare come le categorie di consumo ove si spenderà di più in futuro riguarderanno i viaggi, le attività all’aperto, il fitness, il cibo fresco, i vestiti e le scarpe.

In questo contesto è anche rilevante vedere come i consumatori programmano di orientare i loro acquisti su diversi canali di vendita, e dove l’online avrà un’importanza molto forte soprattutto per quanto riguarda i prodotti di elettronica, l’abbigliamento e gli accessori e i prodotti di bellezza.