Comunicato stampa

25 nov 2021 Milano, IT

Osservatorio consumi di mercato Confimprese-EY

Dati ottobre 2021 vs ottobre 2020. Benchmark 2021 vs 2019

Contatto stampa
EY Italy

Multidisciplinary professional services organization

Dati ottobre 2021 vs ottobre 2020

Benchmark 2021 vs 2019

L’Osservatorio permanente sull’andamento dei consumi nei settori ristorazione, abbigliamento e non food elaborato da Confimprese-EY traccia un quadro in miglioramento con una chiusura mese a +19,8% vs ottobre dell’anno precedente, mese in cui l’Italia del 2020 aveva iniziato a richiudere.

Ancora negativo a -6% il benchmark su ottobre 2019.

La ristorazione fa segnare +29,5%, abbigliamento/accessori +20,8%, il non food +2,4. Recuperano centri commerciali e outlet +19,9%.

Tutte le regioni sono positive. Campania la migliore a +43,7%.

Tuttavia, sulla ripresa dei prossimi mesi si allungano le ombre di una battuta d’arresto dei consumi a causa dell’inflazione, che fa temere per i potenziali effetti depressivi sulla domanda

Milano, 25 novembre 2021 – È un ottobre che in parte beneficia ancora della coda lunga di agosto e settembre quello che emerge dalla fotografia dell’Osservatorio permanente sui consumi Confimprese-EY e che rimanda un quadro ancora in parziale recupero con una chiusura mese a +19,8% vs ottobre 2020, ma a -6% sull’anno pre-Covid. Il dato positivo rispetto al 2020 si spiega con l’ondata di restrizioni dello scorso anno dovute all’impennarsi della pandemia, mentre il trend sull’anno progressivo segna +7% sul 2020 con una persistente flessione sul 2019 di -26,3%.

Tuttavia, le previsioni per i prossimi mesi con l’inflazione record al 3% e l’impennata del costo di beni energetici e delle materie prime contribuiscono a rallentare il recupero della domanda delle famiglie. L’aumento generalizzato dei prezzi fa temere per i potenziali effetti depressivi sulla ripresa economica, mettendo in dubbio l’effettivo recupero del 2022. Sulla fine del 2021 incombe dunque una maggiore incertezza acuita dall’accelerazione del virus, sia pure più contenuta in Italia rispetto al resto d’Europa, che fa temere una brusca frenata dei consumi.

Resta da capire come si comporteranno i consumatori a pochi giorni dal Black Friday e se, spinti da promozioni e prezzi super scontati, metteranno mano al portafoglio in vista dell’appuntamento natalizio o se prevarrà la cautela.  

Nel mese di ottobre 2021 vs ottobre 2020 tutti i tre settori analizzati dall’Osservatorio Confimprese-EY hanno beneficiato di un’ulteriore spinta verso la piena operatività mostrando incrementi importanti. A cominciare dalla ristorazione +29,5%, che ha beneficiato delle condizioni climatiche favorevoli e dei dehor, passando per abbigliamento/accessori +20,8%, per finire con il non food, che mostra una crescita molto più contenuta rispetto ai mesi precedenti e chiude a + 2,4%. Il benchmark sul 2019 sul mese è ancora in rosso con indici negativi per abbigliamento/accessori -7,9% e per ristorazione -7,6%. Solo il non food mostra una discreta tenuta e chiude a +3,3%

Tra i canali di vendita, in recupero centri commerciali e outlet +19,9%, le vie dello shopping +10,2%. In risalita anche il travel, che abbandona il segno meno per il secondo mese consecutivo dall’inizio della pandemia e chiude a +24,2% anche per effetto della maggiore libertà di circolazione in Europa. Discrete performance per città di provincia e zone periferiche che sono positive a +21,6%. Nel benchmark sul 2019, tuttavia, gli indici sono tutti negativi, soprattutto per il travel -38,6%, per le vie dello shopping -19%, leggermente meno per centri commerciali e outlet -7,5%.

Le aree geografiche nel mese di ottobre sono positive con il Sud a +22,8%, il Nord-ovest a +22.5%, il Nord-est a +11,2% e il Centro a +20,9%.

Continua il trend negativo nel raffronto con il 2019. Questi i trend: l’area peggiore è il Nord-est (-12,7%), seguita da Centro (-8,8%), Nord-ovest (-6,9%), mentre il. Il Sud è in controtendenza a +6,8%

Uno sguardo all’andamento dei consumi delinea un progressivo recupero versi i livelli pre-pandemia con il gap massimo vs 2019 a fine aprile con -49%, una stabilizzazione intorno al 13% nel periodo estivo, giugno-settembre, e un ottobre che è il migliore mese dell’anno con -6%. Tuttavia, questo trend positivo potrebbe essere interrotto dall’esplosione della 4° ondata a livello europeo, che ora ha aumenti preoccupanti anche in Italia. Prova ne sia l’andamento dei flussi nei centri commerciali, che nella seconda settimana di novembre hanno subìto un brusco rallentamento nell’ordine del -20% dovuto anche all’effetto clima. In sintesi assistiamo a un progressivo e incoraggiante recupero verso i livelli pre-pandemia, con forti segnali di attenzione per il periodo natalizio e i mesi a venire
Mario Maiocchi
Direttore Centro studi retail Confimprese

Ottobre mostra segni di normalità, ma è presto per tirare le somme, ed è necessario aspettare l’evoluzione dei prossimi mesi per capire come si muoverà il mercato alla luce degli attuali indicatori economici.

Dai dati emerge un ottobre 2021 che si attesta vicino alla normalità, con soli 6 punti negativi rispetto al 2019: un’ottima performance rispetto a ottobre 2020, quando si registrava un -21% rispetto al 2019, grazie alla ripresa delle abitudini di lavoro e di consumo pre-pandemia. Emblematico del profondo cambiamento delle abitudini di consumo è che sull’anno progressivo i negozi fuori dalle high street e dai centri commerciali hanno registrato un trend migliore rispetto al 2020 pari a +15%, tanto da raggiungere nel mese di ottobre 2021 lo stesso livello del 2019 e nei centri non urbani crescere addirittura del 3,6%. Tale fenomeno influenza e influenzerà il disegno della presenza dei punti vendita sul territorio
Paolo Lobetti Bodoni
EY Consulting Market Leader in Italia

Analisi principali regioni

Nel mese di ottobre tutte le regioni sono in positivo: non accadeva da prima della pandemia. La migliore è la Campania (+43,7%), seguita a sedici punti percentuali di distanza da Lazio (+26%), Lombardia (+23,8%), Sardegna (+20,7%), Piemonte (+20,4%), Sicilia (+19,4%). Seguono Toscana (+18,6%), Liguria (+18,5%), Abruzzo (+16,8%), Calabria (+14,3%), Trentino-Alto Adige (+14,2%), Veneto (+13,5%), Friuli-Venezia Giulia +11,9%, Umbria (+10,6%). Fanalino di coda Puglia (8,9%), Emilia-Romagna (8,5%) e Marche (5,8%). Rispetto a ottobre 2019, registrano segno più Calabria (11,8), Puglia (9,6), Campania (7,7), Sicilia (4,2) e Abruzzo (0,7).

Analisi per città

L’analisi per città rileva il primato di Palermo che chiude settembre 2021 vs settembre 2020 a +38,7% e si aggiudica il primo posto tra le città prese in esame. A seguire Firenze (+32%), Milano (+31,2%) e Napoli (+31,3%). Più distanti, ma sempre in netto miglioramento nel medesimo periodo di riferimento, troviamo Roma (+29,6%), Torino (+29,5%), Venezia (+24,9%), Genova (+23,6%) e Bologna (+2,2%). Continua il trend negativo nel raffronto con il 2019, a eccezione di Palermo e Napoli che segnano rispettivamente un +10,4% e +10,3%. 

Analisi principali province

L’analisi per province a ottobre 2021 vs ottobre 2020 evidenzia Caserta in testa con il +58,4%, seguita da Napoli (+40,5%), Palermo (+33,6%) e Milano (+29%). Anche Roma (+27,7%), Firenze (+27,2%), Brescia (+26,4%), Genova (+24,7%), Venezia (+24,1%) Torino (+23,2%) e Novara (+20,3%) performano bene e in maniera superiore alla media nazionale (+19,8%). La provincia più lontana, rispetto alla media nazionale, risulta Bologna con il +1,3% a ottobre 2021 vs ottobre 2020. A Bari (+18,9%), Caserta (+11%), Palermo (+10,4%), Novara (+4,8%) e Napoli (+4,5%) si registra un rialzo dei consumi rispetto a ottobre 2019; a Brescia i consumi sono allo stesso livello di ottobre 2019.