2 Tempo di lettura 25 giu 2021
team regatta sailing ship

Ripensare l’employee experience per disegnare il futuro ibrido delle nostre organizzazioni

Da EY Italy

Multidisciplinary professional services organization

2 Tempo di lettura 25 giu 2021

La forzata esperienza di “remotizzazione” che abbiamo vissuto nel 2020-21 ci ha offerto una preziosa lezione per riflettere sul futuro del lavoro e sull’esperienza che caratterizza il modo di lavorare delle nostre imprese.
Secondo un report EY-SWG (2021)[1], infatti, il 70% dei dipendenti dichiara di vivere elevati livelli di stress, sostenendo un peggioramento nella propria salute mentale (è il 40% dei casi); il 60% dei lavoratori, d’altro canto, si sente meno connesso al team quando lavora in remote working, mentre il 59% degli italiani riferisce di provare un diffuso senso di incertezza e vulnerabilità. Uno scenario quindi complesso e difficile da affrontare se non si considerano opportunamente le diverse dimensioni che fanno parte di un processo di trasformazione già in parte compiuto.

Nel tentativo di non subire passivamente i cambiamenti in atto, ma di provare a gestirli in modo ottimale governandoli, si rende quindi necessaria una seria riflessione sull’Employee Experience (EX) come ingrediente fondamentale non solo per il successo delle imprese, ma anche per la motivazione e il benessere delle persone che ne fanno parte.

A tal proposito, il 78% degli HR leader, sempre secondo una ricerca EY[2], è ben consapevole di come sia necessario ragionare su quelle leve che consentono di far coincidere la collaborazione e motivazione delle persone per garantire non solo la sopravvivenza dell’impresa, ma una crescita significativa delle performance e della produttività.
Riflettendo su una EX di livello, infatti, i team si rafforzano, diventano più agili e produttivi, sono in grado di risolvere problemi complessi e articolati, di muoversi in scenari non del tutto definiti e riescono ad attrarre, e mantenere, talenti di valore. L’elenco dei benefici potrebbe continuare ancora molto, ma il messaggio è chiaro: garantire un’attenzione specifica alle persone e facilitarne la collaborazione attraverso strumenti dedicati può rappresentare una leva competitiva rilevante. Quando le persone lavorano con uno scopo, sono ascoltate, responsabilizzate, collaborano a un comune obiettivo, l'intera organizzazione lavora meglio e risponde in modo più veloce ai continui cambiamenti attuali e futuri del mercato.

Resta però una riflessione importante su cui soffermarsi: se è – come abbiamo visto – la EX è una componente così importante, per quale motivo molte organizzazioni stanno facendo fatica a indirizzare adeguatamente questi processi? Un terzo delle aziende[3], infatti, non dispone di un metodo efficace per misurare l’esperienza degli utenti e moltissime imprese, d’altro canto, cercano di avviare processi e modelli di lavoro nuovi utilizzando strumenti non adatti ai tempi attuali. La misurazione è un aspetto fondamentale all’interno di scenari complessi, perché consente di orientare correttamente la direzione del cambiamento, similmente a quanto diceva Seneca: “non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa a quale porto vuole approdare”.

I vendor di tecnologie non sono da meno, avendo evoluto negli ultimi anni il proprio parco di strumenti e fornendo, in maniera sempre più allargata, soluzioni che rispecchino questo scenario. Ad esempio, la tecnologia di VIVA promette di fare proprio questo: ripensare l’Employee Experience abilitando l’organizzazione e abbattendo i costi.

È il trionfo di quello che possiamo considerare come un modo ibrido di lavorare. Abbiamo infatti dinanzi a noi un’inedita occasione di accelerare verso una migliore qualità del lavoro che sarà fondamentale e centrale per un nuovo rinascimento organizzativo. La tecnologia è certamente il fattor abilitate che pone – o quantomeno dovrebbe – la persona al centro.

 

[1] https://www.ey.com/it_it/workforce/disegnare-l-employee-experience--ey-e-microsoft-per-il-futuro-ib
[2] https://www.ey.com/en_ca/workforce/why-companies-cant-take-a-wait-and-see-approach-to-remote-working
[3] https://www.ey.com/en_it/workforce/is-the-employee-experience-you-are-delivering-the-one-your-people-want

Leggi l'articolo integrale

Clicca qui

 

A proposito di questo articolo

Da EY Italy

Multidisciplinary professional services organization

Summary

Se siamo in grado di ripensare alle nostre imprese mettendo le persone e il loro modello di lavoro al centro, è possibile diventare i protagonisti di una rivoluzione che è in grado di proiettarci nel futuro del lavoro: quello che saremo in grado di co-disegnare per noi stessi.