Secondo quanto emerso dall’EY Future Consumer Index, in cima alle preoccupazioni degli italiani vi è l’aumento dei prezzi e in particolare quello dell’elettricità, gas e acqua per oltre il 75%, del carburante per il 70%, e dei beni alimentari e di prima necessità per oltre il 65%. L’analisi relativa agli atteggiamenti di vita e di consumo registra una riduzione di coloro che sono preoccupati per l’emergenza sanitaria, passando dal 30% nel 2020, al 27% nel 2021 per arrivare oggi al 13% della popolazione. Inoltre, in relazione alle intenzioni di acquisto dichiarate, dall’indagine EY emerge che il 52% dei consumatori diminuirà i propri acquisti di prodotti non essenziali e il 48% si concentrerà su quelli essenziali.
La tutela dell’ambiente a guidare gli stili di vita e atteggiamenti verso i consumi
Si registra una certa crescita per quanto riguarda i temi legati alla sostenibilità, che raddoppia la propria consistenza rispetto a due anni fa, passando dal 17% al 35%. I consumatori italiani mostrano infatti una maggiore attenzione ai temi della sostenibilità confrontati con il resto del mondo. Infatti, tra i 24 Paesi analizzati nell’EY Future Consumer Index, l’Italia occupa il secondo posto come dimensione di questo segmento, preceduta solo dalla Cina (con il 38%).
Nonostante la crescente consapevolezza e volontà dei consumatori a vivere in modo più rispettoso dell'ambiente, gli sforzi sono frenati dall'aumento del costo della vita. Il 56% degli intervistati in Italia afferma infatti che il prezzo elevato dei beni e dei prodotti sostenibili li dissuade dall'acquistarli. Oggi i consumatori italiani sono più informati sull’impatto ambientale dei prodotti che intendono acquistare e questo riflette l’impegno crescente delle aziende nell’assicurare al consumatore una comunicazione trasparente e puntuale sui vari canali d’acquisto online o in negozio. Il 41% degli individui nel Paese utilizza le informazioni riportate sugli imballaggi per fare scelte d’acquisto sostenibili e il 47% ritiene che la mancanza di disponibilità di informazioni o di trasparenza possa dissuadere dall'acquistare prodotti sostenibili.
Un numero sempre minore di persone associa i prodotti sostenibili alla bassa qualità (63% maggio 2021 contro 51% giugno 2022) e un numero crescente di intervistati in Italia (72% a maggio 2021 contro 80% giugno 2022) si aspetta che le aziende siano sempre più impegnate nel generare un impatto positivo per rispettare l’ambiente e la società. I consumatori cercano nuovi metodi di consumo consapevole, come confermato dal il 92% degli intervistati nel Paese che dichiara di essere impegnato nel ridurre lo spreco alimentare e dal 31% che è intenzionato ad acquistare in futuro più prodotti di seconda mano.