Influenza e novità dell'overtourism
L’edizione 2025 dell’osservatorio EY include nuove dimensioni di analisi quali l’impatto dell’overtourism sulle scelte di viaggio future. Il fenomeno del sovraffollamento nelle destinazioni turistiche è una preoccupazione che influenzerà le scelte di ben 4 viaggiatori su 5. A questo proposito, la maggior parte dei viaggiatori europei limiterà gli spostamenti nei periodi di alta affluenza pianificando viaggi durante la bassa stagione (42%), soprattutto tra i Baby Boomer (51%), o sceglierà destinazioni meno conosciute (36%).
Per mitigare gli effetti negativi del sovraffollamento, il 39% degli intervistati chiede maggiori controlli e sanzioni per comportamenti inappropriati dei turisti. Il 37% è disposto a prenotare in anticipo per accedere ai luoghi più popolari, mentre 1 su 3 auspica campagne promozionali per incentivare il turismo in destinazioni alternative e poco conosciute. Infine, 1 su 4 si dichiara pronto a pagare una tassa turistica per visitare le mete più affollate.
In viaggio con l’AI: opportunità e incertezze
L'interesse per l’AI continua a crescere così come la possibilità che avrà nel trasformare l’esperienza dei viaggiatori. Secondo i risultati emersi dall’indagine, circa 1 viaggiatore su 2 è disposto a utilizzare un assistente virtuale basato sulle tecnologie di AI per pianificare le proprie vacanze. La percentuale di chi ha già sperimentato un chatbot AI per ottenere idee o pianificare viaggi è aumentata del 50% rispetto al 2024, passando dall'8% al 12%. Tuttavia, i viaggiatori italiani si discostano dalla media europea, con solo il 6% che ha fatto uso di chatbot, un dato invariato rispetto all'anno precedente.
Scelte di viaggio ecosostenibili: informazioni e incentivi determinanti
In relazione al campione europeo, 1 viaggiatore su 2 attribuisce una significativa importanza all'impatto ambientale delle proprie decisioni e quasi il 40% dei rispondenti italiani considera l'impatto ambientale un fattore importante o molto importante nelle proprie scelte di viaggio.
Per incentivare scelte di viaggio attente all’impatto ambientale, il 41% degli intervistati chiede maggiori informazioni e offerte eco-friendly, mentre il 31% sottolinea l'importanza di incentivi economici e l'11% richiede maggiore trasparenza. Le tecnologie digitali possono svolgere un ruolo chiave nel guidare le persone verso scelte sostenibili. Infatti, il 29% sarebbe più propenso a usare il trasporto pubblico e la micromobilità se avesse accesso a un unico canale digitale per pianificare e pagare i vari servizi, mentre il 27% vedrebbe positivamente un assistente virtuale AI.
Prezzo e inflazione: impatti nelle scelte di viaggio
Circa i fattori che influiscono maggiormente sulle scelte di viaggio, le risposte prevalenti per il campione europeo sono ancora prezzo, comodità e tempo complessivo. La percentuale di chi considera il prezzo un fattore determinante nelle scelte di viaggio è in calo rispetto al 2024, passando dal 65% al 58%.
Nonostante l'allentamento dell'inflazione, ben 2 viaggiatori su 3 non escludono la possibilità di modificare le proprie abitudini di viaggio a causa di una diminuzione del potere d'acquisto, una tendenza già osservata nelle rilevazioni degli scorsi anni. Tuttavia, 1 viaggiatore su 5 è disposto a non rinunciare ai viaggi, anche se ciò significa dover ridurre altre spese.
Il futuro dei viaggi secondo le nuove generazioni
I comportamenti e le intenzioni della Generazione Z (GenZ) forniscono indicazioni importanti su come evolveranno i viaggi in futuro. La GenZ mostra un forte interesse per la combinazione di vacanza e lavoro, con il 79% che si propone di effettuare tali viaggi. Inoltre, il 66% è propenso a usare assistenti virtuali basati su AI per pianificare i propri viaggi, a conferma del ruolo fondamentale delle tecnologie nelle loro scelte. È la generazione più attenta alla sostenibilità, con il 38% che è interessato a esperienze di turismo cosiddetto “lento” e sostenibile.