La ricerca condotta evidenzia come l’evoluzione delle competenze dei docenti seguirà traiettorie differenti in funzione del grado scolastico e dell’area disciplinare. Nella scuola primaria, il modello stima che oltre il 40% delle competenze sarà ridefinito e questo a supporto delle competenze legate alla personalizzazione didattica e allo sviluppo personale. Tra le nuove abilità figurano l’uso di strumenti digitali interattivi, l’implementazione di attività didattiche cross‑modali e di protocolli di inclusione digitale. Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, il docente manterrà un profilo più verticale, centrato su un nucleo di competenze legate al supporto emotivo e sociale degli studenti – infatti, secondo il modello, il 39% di queste competenze risulterà stabile.
Nella scuola secondaria di I grado, l’evoluzione si articolerà per area disciplinare. Nell’ambito scientifico, il 44% delle competenze subirà una trasformazione orientata alla tecnologizzazione e alla personalizzazione della didattica, mentre il 36% sarà rafforzato nella dimensione relazionale e formativa. Il 27% delle competenze sarà introdotto come nuovo requisito professionale, in integrazione con la funzione amministrativa, evidenziando un ampliamento del ruolo docente. Nell’area umanistica, la trasformazione sarà più accentuata: il 41% delle competenze relative al nucleo di comunicazione e insegnamenti evolverà verso la facilitazione espressiva e la personalizzazione, attraverso l’introduzione di strumenti per l’analisi semantica dei testi, assistenti virtuali alla scrittura e ambienti di confronto peer-to-peer.
Nella scuola secondaria di II grado, l’area scientifica registrerà un’evoluzione del 42% delle competenze nell’ambito della personalizzazione, adattamento didattico, sostegno e supporto individualizzato. Nell’area umanistica, il 55% delle competenze evolverà e il 12% sarà esposto al rischio di sostituzione da parte dell’IA, soprattutto per attività come la generazione di contenuti e l’analisi semantica dei testi. Inoltre, il 38% delle competenze afferenti al nucleo “sostegno e supporto individualizzato” sarà rafforzato o ridefinito in chiave emotiva, con particolare attenzione alla mindfulness e alla resilienza relazionale.
Infine, il ruolo dei docenti di sostegno evolverà verso una funzione di interfaccia tra studenti, tecnologie e famiglie. Entro il 2035, il 40% delle competenze sarà ridefinito, con un focus su adattamento della didattica, supporto emotivo e utilizzo di strumenti digitali per l’inclusione. Tra le competenze emergenti si segnalano la co-progettazione con chatbot educativi, la gestione di ambienti digitali sicuri e la promozione della consapevolezza digitale.