Prima di dare spazio alle testimonianze imprenditoriali, è parlato delle leve che le aziende possono utilizzare per navigare lo scenario appena descritto, a partire da quelle tecnologiche. Riccardo Bovetti, Partner EY e Veronica Rosso, Italy Go To Market Lead, AI at Work & Copilot, Microsoft Italia, si sono focalizzati sui processi trasformativi delle imprese. Bovetti ha introdotto uno dei temi centrali per affrontare le sfide del presente: l’intelligenza artificiale. “Non è uno strumento riservato solo alle grandi aziende. Anzi, le imprese del middle market, che costituiscono il cuore del nostro tessuto produttivo, possono trarne i maggiori benefici”, ha affermato.
Secondo Bovetti, oggi non esistono più barriere economiche all’adozione dell’AI: i costi sono accessibili e le tecnologie disponibili. La vera differenza sta nel modello di adozione. “Le PMI devono puntare su percorsi agili, che mettano al centro le persone e le competenze. La formazione è solo il punto di partenza: serve educazione all’uso e attenzione agli aspetti di compliance”, ha spiegato.
Citando studi recenti, Bovetti ha evidenziato una discrepanza tra la percezione del valore dell’AI da parte dei lavoratori e quella delle aziende, spesso legata a metriche di valutazione non adeguate. “La domanda giusta non è più se adottare l’AI, ma quale sia il costo di non farlo”. Riccardo Bovetti ha inoltre sottolineato che l’intelligenza artificiale deve partire dai problemi reali, non dalla tecnologia. “Non tutto ciò che è possibile va fatto: serve selezionare con criterio, puntando su ambiti ad alto impatto”, ha affermato.
Guardando al futuro, ha richiamato il concetto di “organizzazioni di frontiera”, capaci di integrare persone e agenti digitali. “Il vero valore dell’AI è nel ridisegnare i processi e potenziare le persone. È questa la sfida per le imprese”, ha concluso.
Il ruolo dell’Agentic AI nella trasformazione
A seguire, Veronica Rosso, Italy Go-to-Market Lead AI at Work & Copilot di Microsoft, ha portato la sua visione sull’adozione dell’intelligenza artificiale nelle imprese, sottolineando come la trasformazione sia già in atto. “L’86% delle persone nelle PMI italiane utilizza strumenti di AI, spesso senza che siano formalmente approvati dalle aziende. Solo un anno fa erano il 76%: la crescita è rapidissima”, ha spiegato, citando i dati dell’Osservatorio Microsoft.
Secondo Rosso, il primo passo è prendere consapevolezza dell’opportunità. “Uno studio stima un ritorno sull’investimento fino al 353% in tre anni per le PMI che adottano l’AI. Ma prima della tecnologia, serve identificare i casi d’uso e definire metriche di impatto legate ai processi di business”, ha affermato.
Microsoft propone un approccio graduale e inclusivo, con soluzioni come Copilot per Microsoft 365, integrato nelle applicazioni quotidiane, e Copilot Chat, una piattaforma conversazionale basata sul web, progettata con attenzione a sicurezza, privacy e compliance. “La nostra ambizione è democratizzare l’AI, rendendola accessibile a tutti i ruoli aziendali”, ha aggiunto.
Rosso ha illustrato anche il potenziale degli agenti intelligenti, capaci di automatizzare attività quotidiane – come prendere appunti in un meeting o recuperare informazioni da email e CRM – fino a generare proposte commerciali in autonomia. “La produttività individuale è solo il primo livello. Il vero valore si sprigiona quando si automatizzano processi e si ridisegnano flussi aziendali”, ha concluso, citando casi d’uso concreti in ambiti come sviluppo prodotto, customer service e marketing. In collegamento da Bruxelles, Raffaele Fitto – Vicepresidente della Commissione europea con delega alla Coesione e alle Riforme – ha sottolineato l’importanza del dialogo tra istituzioni, imprese e territori. “Viviamo una fase storica complessa, segnata da transizioni profonde – energetica, digitale, demografica – che richiedono risposte coordinate e visione strategica”, ha affermato.