Focus sulla transizione ecologica: le smart cities più green in Italia
La transizione ecologica delle città italiane si concentra sulla riduzione dell'impatto ambientale attraverso l'adozione di energie rinnovabili, la promozione della mobilità sostenibile e la tutela del verde urbano. Nell’Indice 2025, Bergamo è la città italiana più avanzata nella transizione ecologica, seguita da Venezia, Brescia, Torino, Bologna, Cagliari, Bolzano, Mantova, Udine, Trento. Nel confronto tra i dati dello Smart City Index 2022 e 2025, emerge un significativo miglioramento della Readiness: gli investimenti per l'efficienza energetica, la mobilità sostenibile e la gestione responsabile delle risorse naturali sono aumentati significativamente nelle città metropolitane (+21,5%), nelle città medie (+10%) e in quelle piccole (+33%). Anche i comportamenti dei cittadini sono migliorati, con un aumento dell'uso di auto non inquinanti, della raccolta differenziata, del risparmio energetico e della riduzione degli sprechi d'acqua (città metropolitane +11%, città medie +4,5%, città piccole +13,6%).
Focus sulla transizione digitale: le smart cities più digitali in Italia
La transizione digitale valuta il livello di digitalizzazione e innovazione delle città, analizzando l'accesso a tecnologie avanzate, la connettività e l'implementazione di servizi pubblici intelligenti. Milano è la città italiana più avanzata in ambito digitale, seguita da Bologna, Roma, Torino, Reggio Emilia, Genova, Bari, Firenze, Modena e Venezia. Nel confronto tra i dati dello Smart City Index 2022 e 2025, emerge un significativo miglioramento della Readiness delle Città Metropolitane, che registra un aumento del 22,7%, riflettendo un impegno strategico da parte dei Comuni verso il digitale, sostenuto da politiche e investimenti mirati in infrastrutture digitali, servizi online e tecnologie emergenti, migliorando l'offerta di dati e informazioni per cittadini e imprese. La crescita dell’IoT e della sensoristica è stata rilevante negli ultimi anni (+30% la diffusione dei sensori), grazie all’adozione di centrali di controllo (+40% delle città) della mobilità, della sicurezza urbana e anche di piattaforme di monitoraggio dei consumi energetici negli edifici pubblici. Inoltre, il 13% dei capoluoghi si è dotato di tutte e tre le tipologie (traffico, sicurezza ed energia). L'adozione di piattaforme dati e soluzioni di Intelligenza Artificiale permette di analizzare in tempo reale le dinamiche urbane e gestire i flussi e le emergenze.
Focus sull’inclusione sociale: le smart cities più inclusive in Italia
L'inclusione sociale misura l'equità e la coesione, considerando l'accessibilità ai servizi fondamentali, la riduzione delle disuguaglianze e il coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni collettive. L’attenzione al fattore «human» da parte delle città copre principalmente tre ambiti: politiche e dinamiche sociali; digital engagement; attrattività, intesa come capacità di attrarre nuovi abitanti e nuove imprese. Basandosi su questi fattori, nell’EY Smart City Index 2025 Bologna è la città italiana più inclusiva, grazie al digital engagement e alla spesa per servizi sociali, seguita da Trieste, Pordenone, Modena, Cagliari, Milano, Trento, Pavia, Genova e Ravenna. Anche le città medie, come Modena e Trento, e le città piccole, come Pavia, dimostrano che è possibile competere con le città principali sugli aspetti umani.