La terza tappa del percorso territoriale di EY si pone l’obiettivo di esplorare le leve trasformative delle aziende toscane, con un focus su competitività, intelligenza artificiale e competenze, a partire da un dialogo con imprenditori e istituzioni locali. Dall’analisi macroeconomica di EY presentata durante l’evento emerge che il valore aggiunto della Toscana è cresciuto del +5,4% tra il 2021 e il 2023 e rappresenta circa il 6,5% del totale italiano al 2023, attestandosi a 124 miliardi di euro. La produttività del lavoro si mantiene elevata (41,0 euro/ora lavorata), in linea con la media nazionale (41,5).
Nel 2024, le esportazioni di beni della Toscana sono state pari a 63,1 miliardi di euro (61,7 solo nella manifattura), di cui il 40% destinati ai Paesi dell’Unione Europea e il 16% agli Stati Uniti. I principali beni manifatturieri esportati verso il mercato statunitense riguardano articoli farmaceutici (3,8 miliardi di euro), macchinari e apparecchi (1,7 miliardi), tessile e abbigliamento (1,5 miliardi) e prodotti alimentari (1,1 miliardi).
La digitalizzazione delle imprese toscane è in linea con la media nazionale, con il 64,8% delle stesse che ha un livello base di digitalizzazione, mentre l’occupazione nei settori high-tech raggiunge circa il 4%, poco sotto la media italiana. Sul fronte dell’innovazione, la regione ospita circa il 4% di startup e PMI innovative in Italia, dato che rapportato ad altre metriche (come il valore aggiunto o il numero di addetti nelle imprese attive) non risulta particolarmente elevato. Allo stesso tempo, in Toscana vi sono ampie risorse in termini di capitale umano: il 23% della popolazione della regione, infatti, vanta un’istruzione terziaria, dato superiore alla media nazionale. Inoltre, il sistema universitario toscano si mostra particolarmente dinamico, se si considera che contribuisce al 16% delle domande di brevetto regionali, dato maggiore rispetto alla media italiana.