Focalizzando l’attenzione sui trend economici di breve periodo, il secondo trimestre del 2025 ha registrato una contrazione congiunturale dello 0,1%, dopo una crescita dello 0,3% del primo trimestre. Questo risultato è dovuto principalmente ad una contrazione delle esportazioni (-1,7%), dopo la significativa crescita registrata nel trimestre precedente del 2,1%. Alla riduzione delle esportazioni si associa, inoltre, una crescita delle importazioni (0,4%) per un contributo complessivo alla crescita del commercio estero pari a -0,7 punti percentuali. I consumi privati si mantengono sostanzialmente stabili mentre risulta positivo il supporto alla crescita degli investimenti (0,2 punti percentuali). Per quanto riguarda l’andamento dei prezzi, le stime di EY prevedono un tasso di inflazione atteso all’1,9% nel 2025 così come nel 2026.
Il mercato del lavoro si conferma particolarmente solido secondo le stime, con il tasso di disoccupazione che scende al 6,4% nel 2025, con una leggera risalita stimata al 6,8% nel 2026. La crescita dell’occupazione è trainata principalmente dalle fasce di età più alte, in particolare dagli over-55, che hanno guadagnato circa 5 punti percentuali nella quota totale degli occupati tra il 2018 e il 2024. Negli ultimi dieci anni, ad eccezione del 2020, si è registrata una diminuzione consistente del numero di disoccupati (-50%) e di inattivi (-15%) nella fascia di età dei 20-64 anni. Il settore dei servizi ha consolidato la sua centralità nel mercato del lavoro, rappresentando circa il 70% dell’occupazione totale e con una quota crescente negli ultimi vent’anni rispetto alla totalità degli occupati.