Catpool

Proposta per la costituzione di un Cat Pool in Italia: possibili vincoli, relative soluzioni e benefici attesi

Gli effetti del cambiamento climatico stanno diventando sempre più visibili e rilevanti, causando un incremento della frequenza e intensità di eventi catastrofali quali alluvioni, tempeste di vento, uragani, ondate di calore estreme, siccità, incendi e frane. Tali accadimenti sono responsabili di ingenti perdite umane ed economiche.

Secondo il rapporto “The Human Cost of Disasters 2000-2019”, pubblicato dall’United Nations Office for Disaster Risk Reduction (UNDRR) e dal Centre for Research on the Epidemiology of Disasters (CRED), negli ultimi vent’anni si sono verificati 7.348 gravi eventi catastrofici che hanno causato 1,23 milioni di vittime nel mondo: dati di gran lunga superiori rispetto al ventennio precedente (1980-1999), in cui i disastri naturali sono stati “solo” 4.212. Si evidenzia quindi un aumento della frequenza pari al 74% dovuto in parte al cambiamento climatico e all’attività umana.

Un recente studio pubblicato su “Proceedings of the National Academy of Sciences” (PNAS) afferma che, negli ultimi 50 anni, ogni singolo disastro costa all’anno circa 5 milioni di dollari in più rispetto all’anno precedente, già al netto degli aumenti attribuibili all’inflazione e all’aumento della popolazione. Per ogni disastro appartenente all’1% degli eventi i più gravi, l’incremento annuale stimato è invece di circa 26 milioni. E’ importante sottolineare che fattori socioeconomici quali l’aumento della popolazione, il processo di urbanizzazione e concentrazione della popolazione in aree urbane, contribuiscono ad aumentare l’ammontare dei danni causati di ogni evento.

Negli ultimi vent’anni le catastrofi naturali hanno causato perdite economiche per circa 2,9 trilioni di dollari nei paesi membri dell’OECD, con una media di 96,5 miliardi di dollari ogni anno (OECD, 2021). A livello globale, solo nel 2021, le perdite economiche dovute a catastrofi naturali sono state pari a 270 miliardi di dollari: di questi, solo il 44% sono stati rimborsati dal sistema assicurativo (Swiss Re, 2022), evidenziando – anche a livello globale - un elevato tasso di sottoassicurazione.

Contesto Italiano

L’Italia è una delle nazioni più vulnerabili al mondo dal punto di vista idrogeologico e sismicoIl Global Climate Risk Index 2021 pubblicato da Germanwatch, una ONG tedesca specializzata nel monitorare i rischi climatici, indica l’Italia come sesto paese al mondo per numero di morti e costi economici derivanti da eventi climatici estremi negli ultimi venti anni.

In base allo studio Titan (Territorial Impacts of Natural Disasters) del programma europeo Espon, specializzato in politiche regionali, l'Italia, con Grecia, Romania e Bulgaria, è il paese con la maggior parte della popolazione residente in territori molto vulnerabili, seguito da Spagna, Portogallo, Ungheria, Polonia e Francia. Il Rapporto ISPRA 2021 (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) sul dissesto idrogeologico rileva che complessivamente il 93,9% dei comuni italiani (7.423) è a rischio per frane, alluvioni e/o erosione costiera.

L’Italia, inoltre, è uno dei Paesi a maggiore rischio sismico al mondo, trovandosi nella zona di convergenza tra la zolla africana e quella eurasiatica e data l’alta densità della popolazione nel territorio. I terremoti che hanno colpito la Penisola – più di 30.000 in 2500 anni - hanno causato danni economici ingenti, quantificati da Giovanni Legnini, ex commissario straordinario di Governo per la ricostruzione post sisma 2016 in Italia Centrale, in 191 miliardi di euro negli ultimi 50 anni. Basti pensare che solo il sisma del Centro Italia del 2016 è costato 27 miliardi di euro. A tali importi si devono aggiungere sia gli ulteriori danni indiretti, dovuti all’interruzione delle attività economiche, che le rilevanti ripercussioni sul patrimonio storico, artistico e monumentale.

I paragrafi precedenti evidenziano la grande esposizione al rischio catastrofale del nostro Paese, l’assenza di un modello di pianificazione finanziaria per la gestione ex-ante di questa esposizione e le soluzioni che, attraverso il settore assicurativo, sono implementate in altri paesi per ridurre (in tutto o in parte) gli impatti che tale esposizione ha sul bilancio dello Stato. L’Italia beneficerebbe senza dubbio dall’implementazione di un programma di Cat pooling, il quale permetterebbe di risolvere, almeno in parte, i problemi descritti in apertura del presente lavoro.

                                              Cat pool in Italia


About this article


Summary

Proposta per la costituzione di un Cat Pool in Italia: possibili vincoli, relative soluzioni e benefici attesi