Forum PA 2025: l’impegno di EY per la trasformazione della PA
 


Digitalizzazione, AI, cybersicurezza e innovazione territoriale per trasformare il settore pubblico: sono stati questi i temi al centro dei convegni di FORUM PA 2025 a cui EY ha partecipato come main partner. L’iniziativa si è concentrata, sull’integrazione tra persone, tecnologia e relazioni multistakeholder per innovare la Pubblica amministrazione, rendendola protagonista della crescita del Paese.

Nella tre giorni, svoltasi dal 19 al 21 maggio al Palazzo dei congressi di Roma, sono intervenuti:

  • Fabio Cappelli, Cybersecurity Leader di EY Italia
  • Sharon di Nepi, Digital Engineering Leader di EY Italia
  • Antonio Lombardo, Government & Public Sector Consulting Leader di EY Italia
  • Giuseppe Perrone, Blockchain Leader EMEIA e Consulting AI & Data Leader Italy EY

La cybersicurezza, un’esigenza cruciale per la PA

Durante il tavolo di lavoro CISO | Chief Information Security Officer, Fabio Cappelli, Cybersecurity Leader di EY Italia, ha sottolineato come la cybersicurezza rappresenti una priorità strategica per la Pubblica amministrazione. Non si tratta solo di un adempimento normativo, ha spiegato, ma di una risposta concreta a un’esigenza sistemica, in un contesto in cui le interconnessioni tra enti pubblici e soggetti privati ampliano il perimetro di rischio. Per questo, diventa fondamentale introdurre nei capitolati di gara criteri di qualificazione dei fornitori basati sulla postura di sicurezza e prevedere controlli specifici in funzione della natura del servizio. Una gestione efficace del rischio richiede valutazioni ex ante, l’integrazione di misure di sicurezza nei contratti e un approccio consapevole alla gestione del rischio residuo all’interno delle organizzazioni.

L’AI come leva strategica per la digitalizzazione dei servizi pubblici digitali

(Il panel Piattaforme, strumenti e IA per il miglioramento dei servizi pubblici digitali a cui ha partecipato Sharon Di Nepi)

Nella tavola rotonda Piattaforme, strumenti e IA per il miglioramento dei servizi pubblici digitali, Sharon Di Nepi, Digital Engineering Leader di EY Italia, ha approfondito il ruolo strategico della trasformazione digitale nella Pubblica Amministrazione. EY, ha spiegato Di Nepi, contribuisce attivamente a questo processo con iniziative che combinano ricerca, sviluppo tecnologico e progettualità end-to-end, proponendo una idea di tecnologia che non sia solo tecnica ma uno strumento per superare i problemi di business delle PA e per rispondere alle reali esigenze degli utenti anche attraverso l’utilizzo di metodologie neuroscientifiche. Nella sua strategia di integrazione  fra ecosistemi pubblici e privati, EY collabora alla realizzazione e alla valorizzazione del Digital Wallet italiano uno strumento che rivoluziona il modo in cui cittadini e imprese gestiscono la propria identità digitale nonché alla progettazione di e-service integrati nella Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND), che favoriscono l’interoperabilità tra Enti. In questo contesto, l’intelligenza artificiale si configura come un elemento abilitante, capace di migliorare l’efficienza dei processi interni e, al contempo, rendere la PA più proattiva, inclusiva e accessibile. Un esempio concreto è la sperimentazione di assistenti virtuali e avatar intelligenti, strumenti che aprono nuove prospettive per un’interazione più semplice e personalizzata tra cittadini e amministrazioni.

Innovazione e sviluppo territoriale, la trasformazione delle città e la crescita dei capoluoghi del Sud Italia

(Antonio Lombardo interviene nella tavola rotonda Innovazione e sviluppo territoriale: esperienze, leve abilitanti e ruolo della PA)

La trasformazione delle città è stato il focus dell’intervento di Antonio Lombardo, Government & Public Sector Consulting Leader di EY Italia. Durante la tavola rotonda Innovazione e sviluppo territoriale: esperienze, leve abilitanti e ruolo della PA, Lombardo ha presentato i risultati dello Smart City Index, l’indagine EY che misura il livello di smartness dei 109 capoluoghi italiani. Dallo studio, ha rilevato, emerge un miglioramento diffuso in termini di digitalizzazione e innovazione urbana, con le città metropolitane che guidano la classifica grazie a maggiori investimenti in infrastrutture e servizi digitali. Tuttavia, il dato più significativo riguarda il Mezzogiorno: città come Cagliari, Bari e Palermo registrano progressi rilevanti, guadagnando rispettivamente 12, 17 e 19 posizioni, grazie a un aumento del 22,7% nella readiness digitale, segno che il divario territoriale può essere colmato. In crescita, ha aggiunto, anche l’attenzione alla sostenibilità, con investimenti in mobilità, energia e trasporto locale. Un’evoluzione percepita anche dai cittadini, come evidenziato da un’indagine EY-SWG, che sottolinea una crescente consapevolezza dell’importanza degli investimenti pubblici: i cittadini individuano le amministrazioni locali come soggetti chiave per rendere le città più smart e vivibili (64%), inclusive (62%) e sostenibili (55%), pur con la richiesta di un ulteriore impegno da parte delle istituzioni.

La fiducia algoritmica come infrastruttura su cui costruire la PA del futuro 

(L’intervento di Giuseppe Perrone durante la sessione Processi di change management: rapporto pubblico-privato e ruolo della consulenza)

Giuseppe Perrone, Blockchain Leader EMEIA e Consulting AI & Data Leader di EY Italia, è intervenuto nel panel dedicato all’intelligenza artificiale e alla collaborazione pubblico-privato, evidenziando come la trasformazione della Pubblica Amministrazione richieda un cambio di paradigma nei modelli di collaborazione. Non una semplice esternalizzazione di servizi, ma alleanze strategiche fondate su obiettivi condivisi, metriche comuni e impatto misurabile. EY, ha evidenziato nel suo intervento, contribuisce a questo processo mettendo a disposizione competenze tecnologiche e metodologie internazionali, consapevole che è compito del settore pubblico definire direzione e obiettivi strategici. Tra le azioni più urgenti, ha sottolineato Perrone, occorre introdurre clausole di knowledge transfer nei contratti di consulenza per rafforzare le competenze interne alla PA e adottare modelli outcome-based, in cui il valore si misura sui risultati ottenuti a beneficio dei servizi per il cittadino. In questo scenario, caratterizzato dalla pervasività dell’AI, la fiducia algoritmica diventa la vera infrastruttura invisibile su cui costruire la PA del futuro.

 

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