Pietro Zazzi, il ritorno sugli sci dopo nove mesi

Lo sciatore azzurro, supportato da EY, racconta il suo percorso di recupero, dopo il grave infortunio del dicembre 2024 e guarda con ottimismo alla stagione olimpica

(Pietro sugli sci sul ghiacciaio dello Stelvio)

Dopo nove mesi di riabilitazione e palestra, Pietro Zazzi è tornato sugli sci. Lo sciatore azzurro ha affrontato un percorso complesso per recuperare da un grave infortunio subito sulla pista di casa, la Stelvio di Bormio, lo scorso dicembre. Oggi, con fiducia e determinazione, guarda alla stagione olimpica.

«Sono tornato sugli sci da circa quattro settimane – racconta Zazzi – ed ho già ottime sensazioni. I primi giorni sono stati incerti, ma ora provo meno dolore e più sicurezza. Sciare è l’attività in cui ho meno male, e questo mi dà fiducia».

La fase di recupero dopo l'infortunio

(Pietro nella fase di riabilitazione)

Il percorso di recupero è stato lungo e articolato. Dopo tre interventi chirurgici – dovuti alla frattura scomposta di tibia e perone della gamba destra e alla rottura del legamento crociato e dei menischi del ginocchio sinistro – Zazzi ha affrontato mesi di fisioterapia, esercizi in palestra e lavoro sulla mobilità. «All’inizio era tutto molto faticoso – spiega – ma ho visto miglioramenti giorno dopo giorno. Questo mi ha dato la forza di continuare, di metterci ancora più voglia e coraggio. Ogni piccolo progresso mi ha spinto a fare sempre di più».

Il ritorno sugli sci è avvenuto sul ghiacciaio dello Stelvio, luogo simbolico per lo sciatore azzurro, che lo considera una seconda casa. «Rientrare in gruppo, ritrovare i compagni, gli allenatori, i fisioterapisti è stato come tornare alla normalità. Mi è mancato molto tutto questo, soprattutto il movimento, il fare squadra».

Dal punto di vista fisico, Zazzi si sente in forma, anche se c’è ancora del lavoro da fare sulla forza. Mentalmente, invece, è sereno e fiducioso. «Sto bene, sono tranquillo. Vediamo settimana dopo settimana come reagisce il fisico». Per quanto riguarda gli allenamenti, Zazzi si sta allenando tre giorni sugli sci, mentre trascorre gli altri giorni in palestra con un giorno di riposo. «Sto facendo gli esercizi classici, e presto passerò anche alle discipline più intense come la discesa».


L’obiettivo di Milano Cortina 2026

Il focus, per ora, è sul Super G, la disciplina che lo vedrà protagonista nella stagione olimpica. «Il grande obiettivo rimane Milano-Cortina 2026 – dice – ma bisogna essere realistici. Non sarà semplice rientrare subito, alle prime gare in America non parteciperò. L’idea è rientrare in Coppa Europa a Santa Caterina Valfurva, una pista che conosco bene».

Il percorso di qualificazione olimpica, d’altronde, sarà intenso: servono punti, posizioni, prestazioni. «Ci sono quattro posti per disciplina – spiega – e bisogna guadagnarseli. Se tutto andrà per il meglio, potrò riprendere anche la Coppa del Mondo, magari in Val Gardena, dove l’anno scorso sono arrivato undicesimo».

La voglia di velocità e lo sguardo alla pista di casa, la Stelvio di Bormio

(I primi allenamenti di Pietro)

Tra i momenti più significativi del recupero, Zazzi ricorda con emozione il giorno in cui ha ripreso a fare balzi e saltelli. «È stato in quel momento che ho sentito di essere tornato. Prima anche solo fare le scale era difficile. Ma quando ho iniziato a muovermi con sicurezza, ho capito che sarei tornato in pista».

Oggi, la sensazione che lo accompagna è quella della velocità. «È la cosa che mi piace di più – conclude – tornare a fare ciò che amo, con passione. È uno sport, sì, ma è anche il mio lavoro, la mia vita. E la Stelvio, dove tutto è iniziato, mi aspetta».


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Lo sciatore azzurro racconta a EY il suo infortunio, gli step della riabilitazione e la voglia di tornare in pista per la stagione olimpica che inizierà a dicembre

EY al fianco dello sciatore azzurro Pietro Zazzi

La firm supporterà l’atleta bormino nella fase di recupero dal grave infortunio dello scorso dicembre

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