Il percorso di recupero è stato lungo e articolato. Dopo tre interventi chirurgici – dovuti alla frattura scomposta di tibia e perone della gamba destra e alla rottura del legamento crociato e dei menischi del ginocchio sinistro – Zazzi ha affrontato mesi di fisioterapia, esercizi in palestra e lavoro sulla mobilità. «All’inizio era tutto molto faticoso – spiega – ma ho visto miglioramenti giorno dopo giorno. Questo mi ha dato la forza di continuare, di metterci ancora più voglia e coraggio. Ogni piccolo progresso mi ha spinto a fare sempre di più».
Il ritorno sugli sci è avvenuto sul ghiacciaio dello Stelvio, luogo simbolico per lo sciatore azzurro, che lo considera una seconda casa. «Rientrare in gruppo, ritrovare i compagni, gli allenatori, i fisioterapisti è stato come tornare alla normalità. Mi è mancato molto tutto questo, soprattutto il movimento, il fare squadra».
Dal punto di vista fisico, Zazzi si sente in forma, anche se c’è ancora del lavoro da fare sulla forza. Mentalmente, invece, è sereno e fiducioso. «Sto bene, sono tranquillo. Vediamo settimana dopo settimana come reagisce il fisico». Per quanto riguarda gli allenamenti, Zazzi si sta allenando tre giorni sugli sci, mentre trascorre gli altri giorni in palestra con un giorno di riposo. «Sto facendo gli esercizi classici, e presto passerò anche alle discipline più intense come la discesa».
L’obiettivo di Milano Cortina 2026
Il focus, per ora, è sul Super G, la disciplina che lo vedrà protagonista nella stagione olimpica. «Il grande obiettivo rimane Milano-Cortina 2026 – dice – ma bisogna essere realistici. Non sarà semplice rientrare subito, alle prime gare in America non parteciperò. L’idea è rientrare in Coppa Europa a Santa Caterina Valfurva, una pista che conosco bene».
Il percorso di qualificazione olimpica, d’altronde, sarà intenso: servono punti, posizioni, prestazioni. «Ci sono quattro posti per disciplina – spiega – e bisogna guadagnarseli. Se tutto andrà per il meglio, potrò riprendere anche la Coppa del Mondo, magari in Val Gardena, dove l’anno scorso sono arrivato undicesimo».