Secondo i risultati emersi nel report EY, gli investitori, concentrati principalmente sui titoli delle grandissime aziende tecnologiche in un contesto di incertezza economica, hanno mostrato minore interesse per nuove IPO. Inoltre, le politiche monetarie particolarmente aggressive sono state un altro fattore importante che ha influenzato i volumi delle IPO, soppiantando l’influenza della performance complessiva del mercato azionario.
Confrontando la media delle operazioni di IPO nei cinque anni precedenti, emerge l'aumento del numero di operazioni e della raccolta in Indonesia, Malesia e Turchia. Nel frattempo, India, Arabia Saudita e Thailandia hanno registrato un aumento del numero di IPO rispetto alla media quinquennale. Al contrario, quest'anno il mercato delle IPO di Hong Kong ha registrato il minor livello di raccolta degli ultimi 20 anni e il ritmo delle nuove quotazioni nella Cina continentale è rallentato nella seconda metà del 2023.
Sia il settore industriale sia quello dei prodotti di consumo hanno avuto un andamento positivo quest'anno, con il primo che ha registrato il maggior numero di operazioni mentre il secondo è stato l'unico ad aumentare sia con riferimento al numero che ai proventi delle IPO. Viceversa, il settore tecnologico ha continuato a registrare un calo a causa della deludente accoglienza degli investitori alle IPO di società di alto profilo negli Stati Uniti nel settore tecnologico e tenuto conto che le startup focalizzate sull’intelligenza artificiale generativa (GenAI) sono ancora nella fase di sviluppo attraverso il venture capital. Nonostante questo, le IPO tecnologiche hanno guidato la classifica della raccolta nel 2023.
Inoltre, si rileva una significativa flessione del volume e dei proventi delle IPO nel settore della health and life sciences, in particolare nella Cina continentale e negli Stati Uniti. Il numero di aziende possedute da private equity e venture capital operanti in questo settore è crollato del 78% dal 2021. Le tendenze settoriali delle IPO riflettono le mutevoli dinamiche economiche e della catena di approvvigionamento globali, che portano nuovi vincitori e vinti in tutti i settori, anche se i solidi fondamentali continuano a prevalere nel complesso.
Performance generali delle IPO per aree: il 2023 non è stato l'anno che le diverse regioni si aspettavano
Sebbene il numero di IPO nelle Americhe nel 2023 sia aumentato del 15% rispetto al 2022, i proventi sono aumentati di quasi tre volte rispetto al 2022 grazie a diverse operazioni di alto profilo. In totale, 153 operazioni hanno raccolto 22,7 miliardi di dollari, con più dell'85% di esse che si sono quotate sulle borse statunitensi. La regione ha concluso sette operazioni che hanno raccolto oltre 500 milioni di dollari nel 2023 rispetto a sole quattro nel 2022, ma le operazioni di dimensioni più ridotte continuano a dominare l'attività delle IPO nei mercati statunitensi. Il mercato brasiliano delle IPO ha concluso due anni senza quotazioni in un contesto di instabilità globale, segnando il periodo di assenza di operazioni più prolungato degli ultimi due decenni. In Canada, il mercato principale ha presentato solo una IPO in ciascuno degli esercizi 2022 e 2023 - questo livello di attività delle IPO è senza precedenti su questa borsa negli ultimi due decenni. Nel complesso, nelle Americhe, le deboli performance del valore dei titoli delle società quotate recentemente, l'aumento dei tassi di interesse e le preoccupazioni legate alle tensioni geopolitiche hanno contribuito a rendere difficili le condizioni di raccolta di capitali per le aziende che cercano di accedere ai mercati pubblici.
Quest'anno, 732 aziende si sono quotate in borsa nella regione Asia-Pacifico raccogliendo 69,4 miliardi di dollari, mostrando una diminuzione del 18% e del 44% rispettivo al 2022. In un contesto caratterizzato da condizioni economiche e geopolitiche non favorevoli, il 2023 è stato un anno sfidante per i mercati delle IPO dell'Asia-Pacifico, con i due principali mercati della Cina continentale e di Hong Kong che continuano a diminuire in numero di operazioni e raccolta. Anche la dimensione media delle transazioni transfrontaliere dalla Cina continentale agli Stati Uniti è scesa al livello più basso degli ultimi 20 anni, con un calo del 93% rispetto ai livelli del 2021. Tuttavia, la Cina continentale è rimasta una fonte vitale di raccolta per le IPO, contribuendo con oltre il 40% della raccolta globale nel 2023. Nel mercato delle IPO dell'Asia-Pacifico, le società che dispongono di capitali possedute da private equity e venture capital operanti nei settori ESG e tecnologico hanno la possibilità di aspettare che le valutazioni migliorino. Valori realistici e performance del titolo post-IPO potrebbero incoraggiare alcune di queste società che sono pronte per l'IPO, dotate di una solida governance e una buona equity story, a quotarsi nel 2024.
Il mercato delle IPO dell'area EMEIA è sulla strada della ripresa, con un aumento del 7% del volume, pur con una diminuzione del 39% della raccolta, sulla scia di grandi operazioni nel Middle East, un'attività intensa in India e nel Central e Southern Europe, così come alcune IPO cross-border di alto profilo verso gli Stati Uniti. L’area EMEIA ha chiuso l'anno con 413 operazioni, raccogliendo 31,1 miliardi di dollari. Anche se 5 delle 10 operazioni più grandi al mondo siano state realizzate in EMEIA, la regione ha avuto un numero maggiore di piccole IPO rispetto a quelle di maggiori dimensioni in confronto al 2022, da qui il calo dei proventi totali. Il Middle East ha continuato a dominare la classifica delle prime 10 IPO dell'EMEIA nel 2023, contandone 6. Nel Regno Unito, le condizioni di mercato difficili, aggravate da un'inflazione elevata e tassi di interesse alti, hanno frenato l'attività delle IPO. Nel complesso, in EMEIA, le prospettive per il 2024 sono ottimistiche ma caute, dato il contesto di mercato poco prevedibile. In vari Paesi, i governi e le autorità di regolamentazione stanno adottando misure per stimolare i mercati dei capitali ad aumentare gli investimenti in innovazione.
Prospettive per il 2024: i candidati devono essere preparati
A livello globale, una riduzione dell’inflazione e potenziali tagli ai tassi di interesse nel 2024 potrebbero attirare gli investitori verso le IPO migliorando la liquidità e le prospettive di rendimento. Tuttavia, un'instabilità geopolitica prolungata potrebbe minare la fiducia.
In generale, la ripresa delle IPO nel prossimo anno dipende dal miglioramento dello scenario macroeconomico, in quanto le aziende sono in attesa di condizioni di mercato più favorevoli per ampliare le finestre delle IPO. Quando i venti contrari si calmeranno, la fiducia potrebbe riprendersi e i mercati presenteranno nuovamente opportunità per le IPO.
I candidati alle IPO che intendono quotarsi nel 2024 dovranno essere ben preparati. I fattori chiave da considerare sono: inflazione e tasso di interesse, politiche e regolamentazioni governative, ripresa delle attività economiche, tensioni e conflitti geopolitici, agenda ESG e catena di approvvigionamento globale. Dovrebbero anche essere prese in considerazioni opzioni differenti, dai processi di IPO alternativi (quotazione diretta o quotazioni su due mercati o su mercati secondari) ad altri metodi di finanziamento (capitale privato, debito o vendita dell’azienda).